Alcune informazioni nivologiche sul territorio
Al momento si dispone solo di poche informazioni sul territorio per questo risulta ancora più importante verificare con cura la situazione valanghe in loco.
Dati nivometeorologici e carte meteo
Il veloce passaggio nella scorsa notte di un fronte freddo con rovesci e temporali anche intensi localmente associati a forti raffiche non ha condizionato sostanzialmente le condizioni nivologiche sul territorio provinciale. La neve fresca misurata dai nivometri in quota non supera i 15 - 30 cm. Quota neve rilevata in calo a fine evento con spessori ridotti, a 1800 m circa e localmente a quote inferiori durante i rovesci più intensi.
Oggi e lunedì perlopiù asciutto ma non del tutto esclusa la possibilità di bufere di neve specie sui rilievi settentrionali ed orientali ma senza accumuli significativi. Venti da Nord forti o molto forti (probabili raffiche localmente oltre 80 km/h specie nelle valli orientate Nord - Sud e domenica sera); quota dello zero termico a circa 2100 m. Temperature inferiori alla media del periodo specie in quota.
Martedì probabilmente asciutto ed ancora ventoso ma con raffiche meno violente. Temperature sotto la media. Quota dello zero termico in temporaneo calo a circa 1400 m prima dell'alba.
Mercoledì ancora temperature sotto la media e, nelle ore più calde e specie nelle valli più strette, possibili brevi rovesci sparsi eventualmente nevosi oltre 2000 m circa.
Informazioni nivologiche
previsione neve fresca a 72 h con assestamento
Il manto nevoso sul territorio provinciale, specie sui rilievi prealpini meridionali è assente fino alla quota limite della vegetazione e con spessori variabili in relazione all'esposizione. In quota, sui massicci più elevati del trentino, si rilevano ancora spessori importanti del manto nevoso, anche superiori ai 4 metri.
Il manto nevoso presenta caratteristiche tipicamente primaverili alle quote medie, in isotermia e fusione per tutto lo spessore e soggetto ai cicli di parziale rigelo notturno superficiale e fusione con percolazione di acqua tra gli strati in relazione all'esposizione, all'irraggiamento diurno o alla copertura nuvolosa e alle precipitazioni. In queste localizzazioni sono possibili valanghe spontanee a debole coesione e bagnate specie durante le ore di maggior rialzo termico.
In quota invece si trovano ancora, oltre i 2500 m s.l.m. in particolari localizzazioni, situazioni tipicamente invernali, con neve fresca o asciutta e polverosa nelle zone poco esposte e riparate dall'azione eolica che poggia su diffuse croste portanti da vento e da sole. In queste localizzazioni specie se interessate da forte azione del vento vi sono accumuli di neve non ancorati al manto preesistente e molto instabili il cui distacco può avvenire anche con il debole sovraccarico dato dal passaggio di un singolo sciatore. Il manto presenta ancora degli strati deboli (vedi simulazione profilo snowpack di seguito) costituiti da cristalli angolari all'interno, che a livello isolato potrebbero causare valanghe a lastroni.