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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

In Trentino manto nevoso generalmente stabile e ben consolidato

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Manto nevoso con spessa crosta portante verso il canalino di cima Grostè - gruppo del Brenta (Foto:19.02.2019)  Canale ripido versante nord cima Grostè si notano dei vecchi accumuli di valanga alla base (Foto:19.02.2019) Localizzazione gps, in prossimità della ferrata Benini, della zona dei profili nivologici e dei test di stabilità in quota nel gruppo di Brenta  (Foto: 19.02.2019) Visto da sopra Grostè - Brenta, con sastrugi e accumuli di neve ventata sottovento in quota oltre i 2600 m s.l.m. (Foto: 19.02.2019) Cornici e accumuli di neve ventata in zona cacuminale, sullo sfondo il Turrion e Crozzon (Foto: 19.02.2019) Profilo stratigrafico in quota su cima Grostè, evidenzia ancora una buona stabilità per normali sovraccarichi esterni  Accumuli stabili e cornici in quota, vista verso nord verso il lago di Tovel (Foto: 19.02.2019) Preparazione test di stabilità ECT nel manto nevoso molto compatto e stratificato spessore HS 140 cm (Foto: 19.02.2019)

Situazione nivologica in Trentino: il vento ancora protagonista

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Panoramica verso la Val Lasties (Dolomiti di Fassa - 13/02/2019) con numerosi sastrugi(*) in primo piano [* Erosioni della superficie del manto nevoso dove la parte erosa più ripida punta nella direzione di provenienza del vento; da non confondere con le dune da vento] Dopo le abbondanti precipitazioni che hanno interessato il Trentino negli ultimi giorni del mese di gennaio, in seguito alle quali era stato necessario emettere provvedimenti di chiusura di alcune strade di montagna, che avevano poi richiesto anche l'intervento di distacco artificiale con il dispositivo "DaisyBell" (vedi post precedenti!), il nostro territorio è stato nuovamente interessato da nevicate tra domenica 10 febbraio e lunedì 11 febbraio; Questa volta si è trattato di una debole precipitazione (10 - 15 cm di neve fresca al massimo), con un limite delle nevicate relativamente alto per la stagione (intorno ai 1200-1400 m), che però, come sempre in questo inverno, è stata seguita da fort

Numerosi distacchi di valanghe provocati con il dispositivo DaisyBell a gas d'idrogeno e ossigeno per il distacco artificiale delle valanghe con elicottero.

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Sono stati numerosi oggi i distacchi provocati di valanghe effettuati nel corso delle operazioni della provincia autonoma di Trento finalizzate alla bonifica dei principali siti valanghivi che incombono sui passi dolomitici del Trentino nord orientale al confine delle province di Trento e Bolzano. Alle ore 7:30 si è alzato in volo da Trento l'elicottero della PAT diretto al centro di protezione civile di Canazei dove era già stato trasportato e preparato con le bombole di gas agganciate, il dispositivo DaisyBell. Fatti i controlli di rito pre intervento, secondo una precisa tabella di check up, e verificati con l'aiuto delle forze dell'ordine e dei vvf locali i presidi ed i controlli stradali, sono iniziate le operazioni. Il dispositivo è stato trasportato in quota, nelle zone di distacco delle valanghe, nei punti più vulnerabili al distacco, individuati in relazione alle osservazioni e condizioni del manto nevoso. L'onda d'urto causata dall'esplos

Strati deboli problematici a 20 cm di profondità ed uno alla base del manto nevoso Madonna di Campiglio-domenica 3 febbraio 2019

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Zona del rilievo nivologico nel gruppo di Brenta Trentino (domenica 3 febbraio 2019) Stratigrafia manto nevoso HS 115 cm a Madonna di Campiglio a 1780 m di quota s.l.m. (domenica 3 febbraio 2019) Test di stabilità ECT, colonna isolata da 30 cm x 90 cm evidenziano nucleazione e propagazione fratture a 90 cm  e quasi sul fondo strati deboli problematici a 10 cm (domenica 3 febbraio 2019) Prova ECT strato problematico anche a 10 cm dal fondo (domenica 3 febbraio 2019) Analisi dei cristalli degli strati all'interno del manto nevoso (domenica 3 febbraio 2019) Profilo stratigrafico speditivo nell'area di Madonna di Campiglio a 1780 m di quota s.l.m. (domenica 3 febbraio 2019)

Situazione nivologica in Trentino_distacco provocato valanghe canaloni versanti nord Crepa Neigra_Col Aut-Alba di Canazei/Dèlba Cianacei

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Avvicinamento verso la Val di fassa e Passo Rolle nel tentativo di trovare una finestra con condizioni meteo favorevoli di qualche ora almeno. (foto 2 febbraio 2019) Aggiornamento situazione meteorologica odierna, 2 febbraio 2019, alle 19:00 Il territorio provinciale è stato fino ad ora interessato da diffuse precipitazioni che dalla tarda mattinata, come atteso, si sono intensificate. Le nevicate hanno interessato gran parte del territorio fino a fondovalle ad eccezione sostanzialmente dell’Alto Garda. Oltre i 2000 m circa si stimano apporti di neve fresca tra 30 e 50 cm con valori superiori sui settori occidentali. Alle quote inferiori gli apporti sono stati minori e disomogenei a causa del variabile comportamento delle temperature. Il previsto aumento delle temperature in quota, associato ai flussi miti da sudovest, ha consentito infatti un aumento del limite delle nevicate in particolare sui settori a sud e sudest dove si è alzato fino a circa 1300-1500 m. Tuttavia nei setto