Finora sole, vento e freddo. Da giovedì anche un po’ di neve, almeno in quota.

 


Nell’ultima settimana in Trentino ancora niente neve ma solo freddo, vento e tanto sole. Ma da domani e per venerdì è confermata la perturbazione che porterà nevicate abbastanza significative almeno in quota. Dal 1 dicembre quindi al via il bollettino valanghe.


Cima Pontevecchio (3179 m) vista dal lago del Careser in alta valle di Peio.

Dopo le precipitazioni della prima decade di novembre in Trentino non ci sono più state precipitazioni tali da creare un manto nevoso omogeneo e continuo su gran parte del territorio montuoso, sufficiente per le attività sciistiche al di fuori delle piste battute.

Situazione nelle zone alpine del Trentino: in alto il Catinaccio visto dall’area sciistica Buffaure; in basso la Presanella vista dal passo Grostè, sopra Madonna di Campiglio. La neve al suolo è presente con quantità ancora piuttosto limitate (al massimo 20-40 cm).

Se si escludono i ghiacciai e alcune aree alle quote più elevate, sul restante territorio montuoso gli accumuli di neve al suolo generalmente non presentano spessori significativi e sufficienti per le attività sci escursionistiche.

Situazione decisamente diversa più a sud: vista sulle montagne che sovrastano la valle di Ledro; fino alle quote più elevate la neve è totalmente assente sui versanti meridionali; qualcosa è presente sui versanti più in ombra, ma comunque insufficiente per la pratica delle escursioni scialpinistiche.

Le nevicate previste per giovedì e venerdì complessivamente potrebbero portare in montagna oltre i 2000 m di quota dai 20 ai 50 cm di neve, spessori che andandosi a depositare su una esigua ma ben strutturata base preesistente, potranno finalmente creare gli spessori sufficienti.

Rimane comunque abbastanza incerta l’evoluzione per le zone montuose non particolarmente elevate: in una fascia altimetrica fra i 1000 e 2000 m, dove le nevicate si depositeranno perlopiù direttamente sul terreno, ma soprattutto si alterneranno a fasi prevalentemente piovose in modo e quantità diversa anche a seconda delle valli e gruppi montuosi, probabilmente le cumulate nell’intero evento non saranno particolarmente significative.

Modello Cosmo 5i: precipitazione nevosa cumulata espressa in mm di acqua equivalente, prevista per le giornate di giovedì (immagine in alto) e venerdì (immagine in basso). Si noti la quota neve molto alta per venerdì. Dove le precipitazioni saranno sempre nevose i quantitativi potranno essere abbondanti.

Da venerdì quindi potrà anche iniziare la consueta emissione del bollettino valanghe che poi continuerà regolarmente tutti i giorni per tutta la stagione.

Bollettino valanghe presente il 29/11/2023: sul versante nord delle Alpi l’innevamento è ben presente; sul versante meridionale non tutti i territori hanno un’innevamento sufficiente per poter emettere il bollettino, salvo alcune aree di confine che notoriamente sono interessate anche dalle perturbazioni da nord.

Come non è forse noto a tutti, il bollettino valanghe è un documento istituzionale che descrive il pericolo valanghe previsto (e non il rischio !!!) per la giornata successiva su un determinato territorio. Il fine della sua redazione e diffusione è quello della prevenzione dei rischi derivanti dagli incidenti da valanga.

Ovviamente la sua forma e i suoi contenuti devono rispettare degli standard ben definiti a livello europeo e questi devono essere espressi tramite delle definizioni concettuali altrettanto ben definite.

Tuttavia in certi periodi dell’anno in una determinata area o regione geografica per vari motivi potrebbe non esserci sufficiente informazione a disposizione dei Previsori per redigere un bollettino. Talvolta, come ad esempio quest’anno finora in Trentino, l’innevamento potrebbe anche non avere una sufficiente quantità e continuità sul territorio per permettere di definire il grado di pericolo valanghe secondo la nota scala europea a 5 gradi (il grado di pericolo è un elemento fondamentale e imprescindibile dal bollettino stesso, e questo può essere espresso solo su un’area di almeno 100 km2). In questi casi l’informazione può essere fornita attraverso i cosiddetti blog.

La scala europea del pericolo valanghe è l’elemento più caratterizzante e al tempo stesso un elemento imprescindibile del bollettino valanghe. Il pericolo valanghe può essere espresso solo su un’area di almeno 100 km2 e se non fosse possibile definirlo, perché ad esempio non ci sono le condizioni di innevamento minime per farlo, di conseguenza  anche il bollettino non potrebbe essere redatto. In questi casi è possibile ricorrere ai cosiddetti blog.

(https://bollettini.aineva.it/education/handbook  https://valanghe.report/education/danger-scale )


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