Il punto sulla situazione nivologica in Trentino!

Le precipitazioni ed il manto nevoso al suolo

Sono oramai trascorsi più di dieci giorni dalle ultime precipitazioni significative (nevicata che ha interessato tutto il territorio da venerdì 20 a domenica 22 dicembre 2019); la neve è presente al suolo a partire dai 1400 m di quota circa e, a 2000 m, si misurano dai 120 ai 160 cm mentre nelle zone glaciali si raggiungono i 250 cm circa.

Ciampac: situazione "assestata", si notano fessurazioni nel manto nevoso e "vecchi" distacchi di fondo

Il vento

La settimana di Natale è stata interessata da venti a tratti molto forti, provenienti prevalentemente dai quadranti orientali, che hanno rimaneggiato intensamente la neve apportata dalle precipitazioni più recenti, formando grossi accumuli nelle conche, nei canaloni ed in presenza di cambi di pendenza sui versanti. Tali accumuli hanno favorito il distacco di numerose valanghe, spontanee o provocate; numerosi a riguardo sono stati gli incidenti, anche con vittime, che si sono registrati in Trentino e sul territorio dell'Euregio. 
Solo negli ultimi giorni i vari depositi si stanno consolidando con il manto sottostante, favorendo una progressiva diminuzione del pericolo valanghe, che si attesta attualmente sul grado 2 "moderato"

Superficie del manto nevoso molto "lavorata" dal vento, con zone erose e sastrugi 

Le temperature

Calma di vento ed alta pressione atmosferica hanno favorito l'instaurarsi di una situazione di forte inversione termica; le temperature, specie quelle notturne, sono risultate molto più "gradevoli" alle quote di media ed alta montagna che non sul fondovalle!

Andamento delle temperature a Passo Rolle

Stabilità del manto nevoso

Punti pericolosi si trovano ancora in alta quota, soprattutto in prossimità delle creste, in presenza di accumuli eolici ancora non completamente saldati al manto sottostante, dove il distacco di valanghe a lastroni è possibile anche con un debole sovraccarico; nelle altre situazioni, le temperature relativamente alte hanno consentito un buon assestamento del manto nevoso (con peso specifico della neve e resistenza alla penetrazione della stessa crescenti dalla superficie alla base dello strato) ed impedito l'instaurarsi di pericolosi fenomeni di trasformazione dei cristalli verso forme angolari poco resistenti. Quest'ultimo tipo di cristalli sono presenti solo in quota, nelle zone scarsamente innevate.
Allo stesso tempo, considerato che le precipitazioni nevose sono iniziate a tardo autunno con il terreno non ancora gelato, le alte temperature hanno mantenuto il manto nevoso molto umido alle quote di media e bassa montagna; il pericolo di valanghe di fondo è diminuito, ma è sempre presente in forma latente....


Per i prossimi giorni

Non sono attualmente previste nuove precipitazioni, ma una intensificazione dei venti da nord nel prossimo fine settimana, con la possibilità che la neve vecchia a debole coesione possa essere ancora trasportata; si consiglia di seguire l'evoluzione attraverso la consultazione del bollettino aggiornato quotidianamente!

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