Trentino: situazione di innevamento e pericolo valanghe nella prima settimana di maggio 2020
Attualmente il servizio di previsione valanghe dispone di informazioni limitate dal territorio.
Careser, alta val di Pejo |
Latemar |
La neve è presente al suolo in modo continuo e significativo mediamente oltre i 1800-2000 m sui versanti all'ombra ed oltre i 2500-2700 sui versanti maggiormente soleggiati.
Dolomiti di Brenta |
Il manto è perlopiù isotermico, molto umido o bagnato ed interessato da ripetuti cicli di fusione diurna e parziale rigelo notturno.
Ciampac |
Solo alle quote più elevate e sui ghiacciai è possibile trovare neve non ancora completamente trasformata e accumuli da vento ancora in parte instabili o sui pendii ombreggiati ripidi, all'interno del manto, neve vecchia con strati fragili.
Marmolada |
Il pericolo valanghe al mattino è debole (grado 1) in aumento nelle ore più calde del giorno fino a moderato (grado 2). Con il rialzo termico e l'irradiazione solare diurni, sono possibili alcuni distacchi spontanei di neve bagnata a debole coesione, perlopiù di piccole e medie dimensioni, soprattutto oltre i 2200 m circa sui pendii ripidi estremi. I punti pericolosi aumenteranno con l'altitudine. In alta montagna principalmente nelle zone in prossimità delle creste gli accumuli di neve ventata di più recente formazione sono localmente instabili.
Più a sud e nelle zone prealpine il pericolo valanghe è debole (grado 1). Il manto nevoso rimane umido a livello generale. Limitatamente alle zone in ombra dove è ancora presente neve al suolo, sarà possibile il distacco di valanghe umide e bagnate di piccole e medie dimensioni.