Nevicate nel fine settimana - a breve inizio delle previsioni valanghe per questa stagione in relazione all'entità delle precipitazioni nevose

Il'1 dicembre 2021 inizia per l'Alto Adige e Tirolo la previsione giornaliera del pericolo valanghe

Dalla prossima settimana inizia la previsione giornaliera del pericolo valanghe in alcune zone dell'Euregio, Tirolo e Alto Adige. Per il Trentino si provvederà a breve in relazione alle precipitazioni nevose attese nei prossimi giorni. Quest'anno l'inizio del servizio di previsione in quelle zone coincide con l'inizio dell'inverno meteorologico.  


Neve fresca prevista nel territorio dell'Euregio a 72 h (Foto: 26.11.2021)


mappa neve fresca dello ZAMG


Neve e tempo 

Fino a sabato sera pressione in calo con umidi flussi sudoccidentali. Nella notte tra sabato e domenica passaggio di un fronte freddo. In seguito e fino a martedì afflusso di aria fredda dai quadranti settentrionali. Mercoledì intensificazione dei flussi nordoccidentali. Per oggi quindi, nuvolosità variabile con precipitazioni sparse più diffuse dalla sera; quota neve in calo fino a 800 -1000 m o localmente sotto nella prossima notte. Sabato molto nuvoloso o coperto con precipitazioni più probabili al mattino e poi dalla sera quando la quota neve tenderà a scendere localmente fino a 500 - 700 m. Domenica esaurimento delle precipitazioni in mattinata, in seguito nuvolosità variabile con rinforzo di freddi venti settentrionali. Lunedì, martedì e mercoledì soleggiato, freddo ed a tratti ventoso. Maggiori dettagli si possono avere dal bollettino meteo giornaliero.


Considerare la neve fresca e quella ventata

Con la neve fresca, specie nelle zone maggiormente interessate dalle nevicate il pericolo valanghe aumenta. Prudenza è raccomandata specie sui pendii ombreggiati oltre i 2200 m. Qui lo strato superficiale del manto si è trasformato in cristalli angolari dando luogo ad uno sfavorevole strato per le attese nevicate. Inoltre localmente si trova anche della brina di superfice. Con queste condizioni un singolo escursionista sui pendii ripidi può provocare il distacco di valanghe. Sono anche possibili distacchi spontanei. La nevicata sarà accompagnata da vento e quindi oltre il limite del bosco vanno considerati e possibilmente evitati anche gli accumuli eolici. Con la rotazione del vento da sud a nord e le basse temperature, si potranno formare nuovi accumuli eolici fragili. 


Profilo del manto nevoso a Capanna Presena (2735 m s.l.m.). Lo strato vicino alla superfice è soffice e formato da cristalli angolari. Se ricoperto da altra neve questo strato può diventare uno strato debole. 

In alta quota problema di strati deboli permanenti 

Oltre i 2800 m di quota rimane ancora il problema dello strato basale del manto debole. I punti di pericolo sono prevalentemente nei passaggi da poca a molta neve, come per esempio vicino alle zone erose dal vento o vicino alle creste. Al momento disponiamo di poche informazioni dal territorio in alta montagna ma possiamo attingere alle informazioni date dal modello di simulazione del manto nevoso.  


Simulazione del manto nevoso nella stazione di Passo Rolle (2012 m s.l.m., Esposizione: Nord). La simulazione mostra come i cristalli di neve nel tempo si trasformino.

Legenda tipologia grani nel manto nevoso.

Sotto i 2500 m valanghe di slittamento

Dato che il manto nevoso dopo le ultime nevicate si è fortemente ridotto e ritirato, nelle zone maggiormente interessate dalla prossime nevicate e specie sui versanti ripidi soleggiati sono da spettarsi nuovamente delle valanghe di slittamento. Qui il terreno ancora caldo può fondere la neve a contatto, formando uno strato di pochi centimetri sul quale può scivolare tutto il manto. Questo tipo di attività valanghiva si concentra maggiormente nelle giornate seguenti le nevicate e poi lentamente diminuisce. In linea di principio va ricordato che il distacco delle valanghe di slittamento non è prevedibile.  

Tendenza

Nelle prossime giornate va considerato soprattutto il legame tra la vecchia e la nuova neve. Se non è presente uno strato debole tra la neve ventata e la neve vecchia questi strati si consolidano in pochi giorni. Il freddo però rallenta questo processo. Se invece è presente uno strato debole o si forma per un forte gradiente di temperatura, la neve ventata rimane instabile e delicata per periodi più lunghi. Per la grossa differenza di temperatura si può ipotizzare che si presenterà la situazione tipo 4 - freddo su caldo







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