Due valanghe provocate sul Presena con un travolto parzialmente sepolto con airbag.


Intorno alle 12.30 di domenica 3 aprile la Centrale Unica per le Emergenze della protezione civile della PAT è stata allertata da un testimone che ha visto una valanga a bordo pista sul ghiacciaio del Presena ad una quota di circa 2.700 metri, senza apparentemente travolgere nessuno. Una decina di operatori del Soccorso alpino trentino, che si trovano in zona per un corso di formazione, si sono portati sul posto per accertarsi che nessuna persona fosse stata effettivamente coinvolta.


Primo evento valanghivo segnalato alla centrale di emergenza della PAT Servizio prevenzione rischi e Centrale unica emergenza 112 (Foto: 03-04-2022 stazione soccorso alpino Vermiglio)



In destra, a bordo pista, il primo fenomeno valanghivo segnalato e "bonificato" dalla squadra del soccorso alpino provinciale di Vermiglio. A sx, poco distante più a nord, il secondo fenomeno provocato dai quattro free rider lombardi mentre le squadre di soccorso stavano ancora operando sulla prima valanga (Foto: 05-03-2022)


Uno dei quattro uomini è stato sepolto solo parzialmente dalla valanga, forse grazie all'azionamento del suo airbag, ma ha perso entrambi gli sci. La tipologia del fenomeno era quella di una valanga provocata dal sovraccarico degli sciatori che hanno staccato un lastrone soffice di cristalli di precipitazione, neve fresca, con uno spessore al distacco di circa 80 cm, una larghezza di 10 m ed una lunghezza di circa 80 m. Il travolto parzialmente sepolto è stato immediamente liberato dagli operatori del soccorso alpino, appartenenti a diverse Stazioni della zona Valle di Non e Sole. Un’altro dei quattro, non travolto, ha perso uno sci.
E' intervenuto l'elicottero della PAT di Trentino Emergenza. Una volta in quota, un'operatore è stato verricellato sul posto. Il pilota poi ha recuperato a bordo i quattro free rider e i soccorritori. I quattro freerider, illesi, sono stati portati in piazzola a valle e visitati dall'equipe sanitaria. Per loro non è stato necessario il ricovero in ospedale.




Profilo del manto nevoso dal modello snowpack della stazione di Capanna Presena, a pochi metri dall'evento a 2725 m di quota s.l.m. Si nota evidente lo spessore di neve fresca di circa 80 cm che poggia su una crosta preesistente sopra strati deboli di brine di profondità e cristalli sfacettati (Foto: 03-04-2022 archivio PAT - Servizio Prevenzione rischi e C.U.E.)




Screnshot valanghe.report bollettino valanghe dell'Euregio. In zona, nord occidentale del Trentino, il grado di pericolo sulla scala europea con gradi da 1 a 5, era di grado 3 marcato. Con pericolo marcato le valanghe possono essere facilmente staccate. Sono  possibili inoltre valanghe spontanee e distacchi provocati a distanza. (Foto: 03-04-2022 archivio PAT)



Versanti esposti all'irraggiamento dal passo Tonale, si notano in alto numerosi distacchi spontanei di valanghe di sllittamento, attività valanghiva iniziata già nelle prime ore dopo la nevicata, la mattina di domenica 3 aprile, nonostante le temperature molto rigide, al di sotto dei - 10 C. (Foto: 05-04-2022 archivio PAT)



Attualmente si notano numerose valanghe di slittamento. A livello isolato, in prossimità di crepe già esistenti, il manto nevoso scivola sulle superfici ripide e lisce. Inoltre, sono possibili ancora valanghe di slittamento piuttosto piccole nei pendii erbosi ripidi, specie nelle regioni ricche di neve fresca e sui prati che erano già privi di copertura nevosa.










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