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La neve fresca ventata sui versanti nord in quota è la principale fonte di pericolo valanghe.

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  Le ultime precipitazioni accompagnate da una diminuzione delle temperature hanno portato al verificarsi delle prime nevicate della stagione. A quote elevate sopra i 2100 metri si sono registrati da 20 fino a 40 centimetri di neve fresca  mappa altezza neve euregio Hs altezza manto nevoso al suolo. In quota nei principali gruppi montuosi del Trentino, si rilevano spessori fino a quasi mezzo metro di neve. Panoramica innevamento gruppo del Brenta e Adamello Carè Alto sullo sfondo. A destra sul versante sud della Pietra Grande si notano degli scaricamenti superficiali a debole coesione. Versante nord Marmolada, prima delle ultime nevicate. Il manto nevoso era caratterizzato da grani sfaccettati interclusi a croste da vento. Accumuli di neve ventata sul ghiacciaio versante nord Marmolada, con UniTN e protezione civile PAT Altezza manto nevoso dalla stazione meteo-nivometrica di Capanna Presena – Vermiglio a quota 2715 m s.l.m. Occorre prestare attenzione agli accumuli di neve fr...

Manto nevoso ancora instabile in quota

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            Le ultime nevicate del fine settimana scorso hanno apportato nuove nevicate sulle montagne di tutta la provincia al disopra dei 1600- 1800 m di quota. I quantitativi di neve fresca anche se non particolarmente elevati sono stati mediamente di 10- 20 cm , ma localmente anche maggiori; inoltre la presenza di venti da moderati a localmente forti ha favorito la formazione di nuovi accumuli di neve ventata che si sono aggiunti ad un manto già di per se non sempre ben consolidato ed in più hanno mascherato le vecchie aree critiche, rendendole poco visibili.   La neve fresca crea un bellissimo paesaggio ma spesso nasconde le insidie del terreno e del manto nevoso sottostanti (foto R.Alberti).           Oltre alle problematiche della neve fresca e ventata non dimentichiamo anche che il rialzo termico diurno dovuto ad un ormai importante soleggiamento stagionale è spesso responsabile di importante perdita di ...

La situazione valanghiva attuale richiede una prudente scelta dell'itinerario. Tre brevi analisi degli incidenti da valanga avvenuti nei giorni scorsi in relazione alle condizioni critiche del manto nevoso.

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Le nevicate della scorsa settimana hanno determinato numerose valanghe spontanee o provocate con debole sovraccarico ed in generale una situazione valanghiva critica. Dopo un lento miglioramento, sono attese delle nevicate nel fine settimana. Le frequenti precipitazioni della scorsa settimana hanno apportato nevicate diffuse su tutto il territorio provinciale mediamente oltre 1600-1800 m. Si sono accumulate quantità medie di almeno 15-30 cm, e localmente anche fino a 50-60 cm. Carta meteorologica su valanghe.report neve fresca nel fine settimana di metà marzo c.a. che ha sovraccaricato in maniera importante il manto nevoso preesistente caratterizzato da strati deboli con grani angolari e brine di fondo con scarsa coesione. I nuovi apporti per effetto del trasporto eolico hanno creato importanti accumuli di neve ventata instabile andando a sovraccaricare il manto nevoso preesistente caratterizzato dalla presenza di strati deboli interni dovuti alla presenza di brine e cristalli sfaccet...

Finora sole, vento e freddo. Da giovedì anche un po’ di neve, almeno in quota.

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  Nell’ultima settimana in Trentino ancora niente neve ma solo freddo, vento e tanto sole. Ma da domani e per venerdì è confermata la perturbazione che porterà nevicate abbastanza significative almeno in quota. Dal 1 dicembre quindi al via il bollettino valanghe. Cima Pontevecchio (3179 m) vista dal lago del Careser in alta valle di Peio. Dopo le precipitazioni della prima decade di novembre in Trentino non ci sono più state precipitazioni tali da creare un manto nevoso omogeneo e continuo su gran parte del territorio montuoso, sufficiente per le attività sciistiche al di fuori delle piste battute. Situazione nelle zone alpine del Trentino: in alto il Catinaccio visto dall’area sciistica Buffaure; in basso la Presanella vista dal passo Grostè, sopra Madonna di Campiglio.   La neve al suolo è presente con quantità ancora piuttosto limitate (al massimo 20-40 cm) . Se si escludono i ghiacciai e alcune aree alle quote più elevate, sul restante territorio montuoso gli accumuli di n...

Poca neve e solo in alta quota con diffuse croste dure in superficie

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  Poca neve e solo in alta quota con diffuse croste dure in superficie venerdì 24/11/2023, 13:42 Trentino   23/11/2023. Sulle nostre montagne oltre i 2000 m spessori limitati di neve con diffuse croste da vento e da sole. Nei giorni scorsi molto sole e forte vento in quota hanno interessato le nostre montagne; non c’è stato molto trasporto di neve perché l’esiguo manto nevoso, presente in quantità minimamente significative (solo 20-40 cm di neve al suolo sopra i 2000-2200 m di quota e non dappertutto) era già ben consolidato e perlopiù compatto. Negli avvallamenti gli accumuli e le croste da vento non sono sempre completamente portanti; il manto è comunque perlopiù ben stabile. Il vento e i rialzi termici dei giorni scorsi hanno comunque determinato la formazione di diffuse croste superficiali sia da vento sia da sole. Quindi il manto nevoso attualmente è molto esiguo, molto compattato e stabile, perlopiù portante talvolta con superfici anche molto dure che in caso di cad...

Neve in Trentino: facciamo il punto a metà novembre

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  Neve in Trentino: facciamo il punto a metà novembre Dolomiti di Brenta: in alto è inverno, più in basso l’autunno. Tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre abbiamo avuto le prime nevicate (vedi il precedente blog del 3/11/2023) che di fatto ci hanno fatto passare di colpo da un clima quasi tardo estivo all’autunno più inoltrato, imbiancando il Trentino dai 1300-1500 m in su, ma che in quota oltre i 1800-2200 m, hanno apportato nevicate significative, mediamente dai 20 ai 50 cm, comunque sufficienti per le prime escursioni sciistiche. Oltre i 2600 m poi le nevicate sono state decisamente più abbondanti facendo di fatto partire l’inverno. Come spesso accade specie a inizio stagione, ma non solo, questi primi periodi perturbati spesso sono caratterizzati da brusche variazioni di temperature e con venti anche forti, fenomeno dovuto in gran parte al cambio della circolazione generale a grande scala che da una tipica configurazione estiva passa ad una di stampo più invernale con f...